Uccidi il Buddha,il Padre e il Patriarca

Quando la gente chiedeva al Buddha perche’ e cosa insegnasse, egli rispondeva solo: ‘Insegno perche’ voi e tutti gli esseri viventi desiderate la felicita’ e cercate di evitare la sofferenza. Insegno le cose cosi’ come sono’. Da un’altra sede si sente dire:’ Elì, Elì Lema Sabachthani? (Dio, Dio, perché mi hai abbandonato?)’,parole che furono le ultime  del Cristo morente,e senza che mai ne ebbe risposta, appeso al più infamante dei supplizi. Un Cristo umano,lo abbiamo citato in un nostro riscontro, lo scrittore Elia Wiesel nel romanzo “La notte” rievocò l’impiccagione di un bambino in un campo di sterminio: “Più di una mezz’ora restò così a lottare tra la vita e la morte agonizzando sotto i nostri occhi. I detenuti si chiedono: Dov’è il Buon Dio? Dov’è? Dove è la bontà di Dio di fronte alla sofferenza di un bambino innocente? Dov’è dunque Dio?”. Dal canto suo, Siddhattha Gotama,il Buddha, morente non disse che: ‘Non credete alle mie parole solo perche’ ve le ha dette un Buddha, ma esaminatele con cura. Siate luce e guida a voi stessi.’. Non si creda,dunque, e perciò neppure a Siddhārtha. Chi sa,vuole e può (anche per propria colta conoscenza…’Il mondo vero lo abbiamo eliminato: quale mondo è rimasto? Quello apparente forse?… Ma no! Col mondo vero abbiamo eliminato anche quello apparente!’…) comprenda (la restante ‘Umanità’,sempre per riferirsi al poco amato,come noi e del resto speriamo, Friedrich Wilhelm nato a Weimar,per propria docta ignorantia e per sua naturale,quella si intende naturalmente del primate bipede congenita circonferenza cranica, che in alcun modo,potrà mai attrarre il nostro minimo interesse): ‘Se incontri il Buddha,uccidi il Buddha, Se incontri il Patriarca, uccidi il Patriarca. Se incontri il Padre, uccidi il Padre’. Antonio Della Rocca

Una Risposta to “Uccidi il Buddha,il Padre e il Patriarca”

  1. adierre Says:

    Se incontri un Buddha, uccidilo è un’espressione di Genjo Sanzo. Uccidere il Buddha,afferma S.B. Kopp, quando lo si incontra significa superare il mito del maestro, il mito del guru, il mito dello psicoterapeuta; significa rinunciare al ruolo di discepolo e distruggere la speranza che qualcun altro, all’infuori di noi, possa essere il nostro padrone. With Our Compliments! L’acume,la sintesi raffinatissima, l’illuminante concisione del commento dimostrano il certo raggiungimento del Satori da parte sua. Il testo completo di Genjo Sanzo è il seguente:
    ‘Se incontri un Buddha, uccidilo. Se incontri un tuo antenato, uccidilo.
    Non avere legami, non essere schiavo di nessuno.
    Vivi semplicemente per la tua vita.
    È l’unico insegnamento che mi è stato trasmesso dal mio predecessore.
    Ecco perché continuerò ad uccidere senza alcuna pietà chiunque mi si parerà di fronte: che si tratti del nemico o di chiunque altro non fa alcuna differenza’.

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